San Gallo -Botticino - Brescia

Presepio San Gallo e le sue origini..

Era il 1981 quando due giovani offrirono la loro collaborazione al parroco, che purtroppo era rimasto senza aiutanti per allestire il presepio in chiesa e precisamente sull’altare di San Gallo; il don fu ben lieto di accogliere i due e di insegnare loro quanto conosceva su effetti luce, statuine in movimento e giochi d’acqua; inoltre per incentivare il loro interesse verso l’arte del presepe, li accompagnò in città a visitare i presepi più belli...quest’esperienza caricò ancor più d’entusiasmo i due ragazzi…

Da allora ne sono passati d’anni, , eppure ”quei due”, ogni Natale, sognano un presepio sempre più bello, con la differenza che adesso non sono più soli, il loro desiderio è comune a più persone: difatti ben presto il duetto è diventato un quartetto, poi si sono aggiunte sempre più persone fino a raggiungere le quindici unità. Queste, così, si alternano per quattro sere la settimana, divise in due gruppi: dimenticando la stanchezza della giornata lavorativa, c’è chi fa il carpentiere, chi lavora il polistirolo e il gesso, chi collega i cavi elettrici.

Il tutto nei locali dell'oratorio. Per capire come sono arrivati lì, bisogna ritornare alle origini del gruppo e del suo presepe. Quest'ultimo ben presto fu sfrattato dalla chiesa, perché pareti, pavimento e banchi erano spesso segnati e rovinati. Così si trovò una sistemazione nei sotterranei dell’oratorio...era il Natale 1985, e si poteva finalmente avere libertà d’azione! Certo, passare da pochi metri quadrati di presepio, a più di ottanta, fu un passaggio molto travagliato: le statue erano troppo minute, la pompa di lavatrice per fare il fiume non bastava e la vasca di raccolta era troppo piccola…

Furono anni di gran fatica e di parecchie notti insonni, ma quando gli intenti sono onorevoli tutto si risolve, e arrivarono statue più grandi, pompe potenti e soprattutto la provvidenza li volle onorare di un incontro fondamentale, quello con un esperto in elettronica e informatica d’altissima esperienza e soprattutto di gran generosità, il quale progettò e realizzò un microprocessore in grado di prestazioni uniche,  capace di gestire un'infinità di luci e comandi.  Non mancò certo mai la collaborazione degli abitanti di San Gallo, che sostennero - e lo fanno tuttora - l’iniziativa con grande impegno e calore.